SS. 113 - Capo d'Orlando - Tindari
km. 40 circa - tempo medio h. 1,00
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CARATTERISTICHE STRADALI
Fra le tante prerogative
e pregi la bella cittadina di Capo d'Orlando annovera anche una caratteristica
del tutto naturale costituita dalla posizione geografica che la pone quasi al
centro della Costa Tirrenica e quindi al centro dei molteplici percorsi che si
dipartono o approdano sulla citata litoranea.
Il percorso che segue ci porterà alla splendida Tindari, sito archeologico che
riesce a condensare un mix di peculiarità difficilmente riscontrabili altrove.
Rientriamo quindi nella nostra 113 in direzione Messina che con immutata
bellezza e caratteristiche stradali ci conduce verso la Sicilia orientale.
Diversamente dal primo percorso in questo secondo tratto si attraversano diversi
piccoli centri abitati disposti lungo tutto il percorso.
Aggiungiamo subito che tali attraversamenti non rallentano più di tanto la
nostra passeggiata, sia per l'esiguità del traffico che per la continua e
discreta presenza di Vigili Urbani che garantiscono sempre una corretta e
spedita circolazione.
Il piacevolissimo alternarsi di facili curve contornate dagli splendidi scenari
già descritti nel primo tragitto ci conducono fino alla cittadina di Patti.
Quì purtroppo dobbiamo registrare l'unico sgradevole inconveniente legato alla
percorrenza stradale, il tragitto stradale della 113 purtoppo
nell'attraversamento di questa bella cittadina è interrotto da una frana e
pertanto le indicazioni stradali indicano una deviazione per superare tale
l'ostacolo rientrando nella 113.
Il nostro vivo consiglio è di EVITARE di percorrere tale deviazione ma prima
dell'arrivo a Patti dirigersi sul tratto autostradale che doppia tale cittadina
uscendo al casello successivo.
Tale sgradevole deviazione autostradale è assolutamente necessaria per evitare
le pericolosissime pendenze e curve della deviazione interna, ove possiamo
affermare che specialmente in condizioni di umidità del fondo stradale si ha la
certezza di una disastrosa scivolata.
Lasciatici alle spalle questo spiacevole e temporaneo inconveniente ci
ritroviamo in breve a percorrere i gradevoli pendii che ci condurranno fino alla
cima della collina ove sorge l'abitato e il sito archeologico di Tindari.
E' certamente superfluo evidenziare che man mano che si sale i panorami e gli
orizzonti iniziano ad ampliarsi raggiungendo livelli assoluti.
Aggiungiamo che questo è solo un anticipo dello spettacolo che troveremo in cima
alla collina ove ha sede il Santuario e il famoso sito archeologico.
Giunti nei pressi della cima dobbiamo parcheggiare la moto in un ampio
parcheggio a pagamento e con un piccolo bus-navetta proseguire fino alla mèta.
Appena arrivati ci rendiamo subito conto che dinanzi a noi vi è un concentrato
di bellezze realmente difficile da riscontrare altrove.
Il panorama sulla costa Tirrenica è fantastico, le Isole Eolie sembrano a
portata di mano.
Superati i primi istanti di stupore procediamo con la doverosa visita
all'imponente e splendido Santuario che domina la piccola piazza, subito dopo
percorriamo la stradella che ci conduce
all'ingresso del sito archeologico.
Quì i più ricercati superlativi forse non
rendono appieno lo spettacolo che ci troviamo innanzi, rovine romane che si
affiancano a strutture greche in una originale e splendida commistione,
probabilmente solo con le immagini si può tentare di rendere tale spettacolo.
Un piccolo ma eccellente museo posto vicino l'ingresso del sito completa la
visita mostrandoci reperti di grande bellezza e varietà.
Ritornando alle nostre moto si percepisce la convinzione che difficilmente
possiamo ritrovare altrove qualcosa di simile.
Con il nostro augurio di buon divertimento il costante invito alla prudenza.
Immagini