M u s s o m e l i (Cl)
Le
testimonianze espresse dal territorio lasciano intendere che nella località
dove oggi sorge Mussomeli doveva trovarsi un sito abitato di origine sicana,
successivamente ellenizzato.
Lo testimoniano la presenza di una necropoli con un gran numero di tombe a
Grotticella scavate nella roccia.
Sul monte Raffi, poi, è stato trovato un villaggio dell’età del bronzo
nonché i resti dell’acropoli dove sorgeva il Tempio di Demetra ed alcune
tombe a forno e a cassa. Nella vicina contrada di Polizzello, piccolo villaggio
di case coloniche, sono stati rinvenuti i resti di un villaggio della prima età
del bronzo; in particolare, le mura di cinta mentre più in basso si possono
vedere numerose grotte con tetto a volta a pianta rotondeggiante o rettangolare.
Queste grotte hanno restituito corredi di materiali indigeni protostorici con
decorazione incisa o dipinta dall’VIII al VI sec. a.C. fra cui spicca il
magnifico vaso con polipo (Museo di Palermo).
Il primo nome del paese fu Manfreda, datogli in onore di Manfredi III di
Chiaramonte che lo fondò nel 1364 costruendovi poco dopo lo splendido Castello,
quasi una fortezza inespugnabile, in stile gotico-normanno.
Nel 1392 re Martino confiscò le terre di Mussomeli ai Chiaramonte assegnandole
ai Moncada. In seguito Mussomeli appartenne ai Lanza di Trabia che ne detennero
il dominio fino al 1812, anno di abolizione della feudalità.
L’attuale nome le deriverebbe da Mons Mellis, l’antico nome di Monte San
Vito che domina il paese.
Il recente conferimento, unitamente alla vicina Sutera, da parte del Turing
Club Italiano della Bandiera Arancione,
certifica oggi la particolare ricettività turistica nonchè la validità delle
attrattive ambientali e culturali.
Da
visitare:
Castello chiaramontano,
Chiesa Madre (XV sec.), Chiesa di S. Margherita, Chiesa di S. Domenico, Torre
dell’Orologio, Palazzo Trabia e Palazzo Mistretta.
Il Castello di
Mussomeli
Sorge a circa due
chilometri da Mussomeli sulla strada provinciale per Villalba. Fu costruito per
volere di Manfredi III di Chiaramonte nel 1370 sulle rovine di un fortilizio
arabo, in stile arabo-normanno con archi a sesto acuto, bifore e volte a
crociera. Come tutti i castelli che si rispettano anche il Castello di Mussomeli
ha le sue leggende ed i suoi bravi fantasmi, infatti si racconta che nella
piccola sala attigua la Sala dei Baroni vi furono murate vive tre giovani donne
ed i loro fantasmi tutt'oggi vagano senza pace tra le rovine del Castello. Una
visita merita anche la chiesa del Castello che conserva una pregevole statua in
legno della Madonna.
Indirizzi utili
Regione Sicilia : www.regione.sicilia.it/turismo
Comune : http://www.prolocomussomeli.it/home.html