Il Parco Naturale delle Madonie
Introduzione
Il Parco Naturale Regionale delle Madonie,
cosituito nel 1990, si estende per circa 40.000 ettari nella provincia
di Palermo in una sorte di triangolo ubicato fra i distretti della stessa
Capitale, Enna e Messina, estendendosi così fra la splendida costa Tirrenica sul
lato nord, il centro geografico dell'Isola sul lato sud, la catena dei monti
Nebrodi sul lato est e la piana di Palermo sul lato ovest.
I deliziosi Comuni che ne fanno parte sono in ordine alfabetico: Caltavuturo,
Castelbuono, Castellana, Cefalù, Collesano, Geraci, Gratteri, Isnello, le
Petralie, Polizzi Generosa, Pollina, S. Mauro Castelverde, Scillato e Scafani
Bagni.
Tutte località che costituiscono un raro condensato di arte, storia, patrimonio
naturalistico e prodotti tipici gastronomici di assoluto pregio ed esclusività,
a tutto ciò si aggiunge anche il discreto e irripetibile fascino di un recente
passato, la Targa Florio, ove la storia di uno dei più antichi circuiti del
mondo si fonde perfettamente con la leggenda che vide protagonisti i più grandi
nomi dell'automobilismo.
Il suo territorio è caratterizzato da una grande catena montuosa, le cui vette
sfiorano quota 2.000 nel Pizzo Carbonara in un continuo susseguirsi di pianori,
dirupi, valli e altopiani, splendidi laghetti e sorgenti di acque purissime.
A tante delizie bisogna aggiungere ancora una rarissima perla della flora,
all’interno del parco in una abitat esclusivo si può ammirare una vera rarità:
l'Abete dei Nebrodi (Abies nebrodensis) salvato dall'estinzione, nel mondo
esistono soltanto 25 esemplari di questa specie !.
Queste però non sono le sole prerogative che tale Parco può offrire
al visitatore, infatti fra tali meraviglie della natura vengono quasi celate le
testimonianze di una lunga e affascinante storia che ha attraversato tali
località: antiche masserie, vecchi monasteri e mulini nonchè i resti di antichi
casali risalenti addirittura all'epoca romana.
Si può agevolmente affermare che solo nella stessa Sicilia si possono trovare
altre località che possono vantare e condensare tali e tante multiformi bellezze
dal fascino inconfondibile, forse unico.
In
genere il Parco si suddivide in tre aree distinte: 1) la fascia costiera, ove si
trovano i boschi più fitti costituiti da alberi di castagno, querce, ulivi e
sughero; 2) le pendici montuose, popolate da fitti boschi di leccio; 3) il
versante meridionale, caratterizzato dai dolci pendii di terreni collinosi
coltivati ad orzo e frumento.
Anche la fauna che popola tale splendida natura è realmente ricca di varietà e
bellezza, fra i volatili si
annoverano infatti le aquile reali, le aquile del Bonelli, i gufi reali, i corvi
imperiali e picchi rossi ecc; fra i mammiferi: il
gatto selvatico, la martora, la donnola, l'istrice ecc.
Generalmente ricoperto nel periodo invernale da una coltre bianca il
Parco raggiunge vertici di rara bellezza e fascino di colori sopratutto nel
periodo primaverile e autunnale.
Ovviamente tali rare e variegate bellezze si riflettono in una serie di percorsi
stradali con caratteristiche veramente all'altezza di tali paesaggi e panorami
che l'attraversano in ogni direzione e che vengono dettagliatamente descritti
nel seguito.