I tesori della Sicilia

Le arance

 

 

Anche per questo portentoso frutto della terra di Sicilia le origini della sua conoscenza si perdono nella notte dei tempi e nella leggenda.
Tramanda la mitologia greca che questi “globi d’oro” siano stati portati in dote dalla Dea Giunone per il suo matrimonio con Giove, le prime notizie attendibili però riportano che questo prezioso agrume sia originario della lontana Cina e in epoca Ellenica abbia appunto raggiunto l’area del mare Egeo estendendosi successivamente nei territori limitrofi che si affacciano sul Mediterraneo.
Questa tesi trova indiretta conferma nel fatto che l’albero dell’arancio venne introdotto in Sicilia intorno al secolo IX e XI sec. d.C. ad opera delle popolazioni arabe che all’epoca vivevano perfettamente integrate in Sicilia sotto la fulgida e illuminata dominazione dei normanni prima e degli svevi successivamente.
Anche in questo primo utilizzo in Sicilia però questi globi d’oro svolgevano prevalentemente un’uso puramente decorativo e ornamentale assurgendo a livello di simbolo di ricchezza e prestigio.
Bisogna però precisare che le prime qualità, coltivate nei cosiddetti “giardini”, era di gusto amaro e quindi difficilmente gradito al gusto comune.
Successivamente però intorno al secolo XVI, grazie alla diffusione e ampliamento degli scambi commerciali con nazioni più lontane, arrivò dal Portogallo l’arancio dal gusto dolce.
Ovviamente questa varietà incontrò un crescente gradimento gastronomico contribuendo validamente alla diffusione e all’utilizzo di questo frutto nelle tavole, soltanto però a datare dal 1800 si può registrare il sostanziale passaggio da semplice elemento decorativo all’uso commestibile.
Verso la fine del XIX secolo il sempre maggiore gradimento di questo particolare frutto porta inevitabilmente la scienza moderna a studiarne le componenti chimiche e gli effetti sulla salute che si sarebbero ben presto rivelati sorprendenti.
Recenti studi hanno infatti confermato che il loro alto contenuto di vitamina C, elemento tra l'altro mantenuto integro grazie all’alto contenuto di acido citrico (antiossidante) tipico del frutto, contribuisce validamente a prevenire e curare un sorprendente numero di patologie.
L’arancia Riberella, ad esempio, contiene oltre alla citata vitamina C anche vitamine del gruppo A, B1, B2, PP, vari tipi di sali minerali e zuccheri (fruttosio).
Tipicamente un’arancia dal peso medio di 100 grammi contiene 50 milligrammi di vitamina C, dai ben noti effetti antinfluenzali e antitumorali. Questa qualità di arance possiede anche componenti nutrizionali ben equilibrati, di pronta assimilazione e di facile digeribilità. Basta una sola arancia per soddisfare il fabbisogno quotidiano di vitamina C , svolgendo una quotidiana azione disintossicante, digestiva, protettiva dei vasi sanguigni, antiemorragica e diuretica.
Possiede inoltre proprietà digestive, stomachiche ed antispasmodiche efficaci nei disturbi gastrointestinali quali spasmi, meteorismo, dispepsia, stitichezza e mal di testa; come antisettico: l'olio essenziale, non solo neutralizza i batteri, ma ne inibisce anche la proliferazione.
Questo splendido agrume trova oggi nei territori che si affacciano sul Mediterraneo la sua collocazione tipica e ideale, e fra queste le coltivazioni in terra di Sicilia sono in grado di rivaleggiare con i maggiori produttori del mondo, Cina, Brasile, Messico ecc. soprattutto  per il livello qualitativo.

Proprio per tutelare tali peculiarità dovute all'ambiente di coltivazione nel quale fattori naturali come il clima, il terreno e l'acqua e fattori umani di lunga tradizione i Produttori della zona di Ribera si sono costituiti in Consorzio ottenendo dallo Stato Italiano e dalla CEE l'Indicazione Geografica Protetta (marchio IGP Reg. CEE n. 2081/92)
L'area comprende i territori dei Comuni di Ribera, Bivona, Burgio, Calamonaci, Caltabellotta, Cattolica Eraclea, Cianciana, Lucca Sicula, Menfi, Montallegro, Sciacca, Siculiana e Villafranca Sicula (Disciplinare di Produzione art, 3 Reg. CEE  n. 2081/92)
A questi non comuni pregi organolettici e curativi occorre aggiungere anche che le particolari caratteristiche della buccia esterna rende il frutto del tutto impenetrabile ai vari tipi di parassiti rendendo
pertanto superfluo ogni trattamento chimico antiparassitario, caratteristica oggi tanto ricercata e apprezzata tutta a vantaggio del consumatore
Questi brevissimi cenni riguardano però soltanto l'aspetto delle opportunità per la salute, ma è assolutamente obbligatorio accennare brevissimamente sull'impiego di tale frutto in un campo sensibilmente più gradevole e gustoso:  la gastronomia.
Oltre a ricercati e sofisticati contorni molto usati nella cucina di tipo internazionale un meno conosciuto ma certamente più attraente e gustoso utilizzo viene fatto nella dolceria e nella gelateria tipica soltanto in alcune zone della Sicilia.
Prelibati dolci a base di arancio fresco proveniente dalle vicinissime coltivazioni (oggi denominato "a km. 0"), gelati e semifreddi preparati realmente con la spremitura di questo prezioso agrume, raggiungono livelli di raffinatezza, originalità e prelibatezza tali da fare classificare come "delizia del palato" queste specialità davvero esclusive.
Tali prodotti però costituiscono patrimonio esclusivo di pochi artigiani locali che molto difficilmente si possono reperire e gustare fuori dai confini di questa Regione ed altrettanto difficilmente si trovano pubblicizzati, rimanendo quindi confinati ad una limitata cerchia di conoscitori e di appassionati estimatori.
E’ doveroso citare un’ ultima prerogativa di questa formidabile pianta: sicuramente sarà capitato a molti mototuristi che in primavera si trovano a transitare in alcune particolari località della Sicilia essere raggiunti improvvisamente dentro il casco da un ineffabile e delicatissimo profumo che svanisce quasi con la stessa rapidità, lasciando così il dubbio di avere realmente avvertito tale piacevolissima sensazione.
Questa piacevolissima sensazione è il profumo della “zagara”, gli splendidi e delicati fiori bianchi dell’arancio amaro, che alla fioritura si spande trasportata dalle brezze.
Fiore pieno di simbologie positive, sin dall’antichità infatti un mazzolino di tali fiori era portato dalla sposa nella celebrazione della cerimonia, diffondendo al suo passaggio fra i presenti un delicatissimo e inconfondibile profumo.
Proprio per queste sue caratteristiche l'essenza di tale profumo costituisce ovviamente la base di tantissimi profumi e cosmetici.
Sicuramente sarà difficile trovare nella stessa natura altri frutti che racchiudono una simile vastità ed eterogeneità di elementi positivi.

 Principali qualità di arance prodotte in Sicilia:

Rosse: contengono un’alta percentuale di antocianine che esercitano la più potente azione antiossidante, conferendo alle arance il caratteristico colore rosso più o meno intenso a seconda della varietà, del grado di maturazione e delle condizioni climatiche.
Zona di produzione tipica è la Sicilia orientale.

Tarocco: caratterizzato dalle grandi dimensioni e dalla buccia sottile, di un brillante color arancio con sfumature rosso granato. La polpa, di colore arancio intenso con screziature rosso-vino, è priva di semi e di sapore eccellente. La resa in succo è superiore al 40%, l'elevatissima quantità di vitamina C lo rende un alleato ideale per le difese immunitarie.

Vaniglia: dolce, priva di semi con un gusto delicato e profumato.

Washington Navell: priva di semi - è a polpa gialla e si presta benissimo come frutta da tavola. La sua caratteristica principale è la presenza di piccoli spicchi nell'interno del "Navel" detto "Ombelico".

W. N. Fioroni: ha la caratteristica di essere più grossa rispetto alla normale W. N. e un gusto di grande eccellenza.

Area Geografica Protetta (marchio IGP Reg. CEE n. 2081/92)

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