Itinerari enologici
SS 188 MARSALA
DI MARCELLO INGRASSIA
 

 

Da Salemi si sceglie la SS 188 che, dopo un primo tratto più tortuoso, si distende in curve ampie e veloci, per permettere di raggiungere Marsala.
Sulla strada, una piccola deviazione sulla comunale per Trapani permette di raggiungere Ulmi, dove una sosta al bar Edera può regalare il piacere di “cassateddi” di ricotta che sono certamente fra le migliori della provincia.
Tornando alle soste vinicole, appena dopo il km 11 bisogna imboccare lo svincolo per seguire l’indicazione verso Ciavolo, quindi quelle verso Strasatti.
Giunti a Santo Padre delle Perriere, la visita a baglio Samperi è una sosta anche spirituale, oltre che enologica.
Marco De Bartoli se n’è andato a marzo del 2011, lasciando un vuoto enorme e, nello stesso tempo, un’impronta indelebile. Sia sui luoghi che amava, sia nelle bottiglie che ha creato, sia nelle persone dei suoi figli che ne continuano l’attività.
In particolare Renato, la cui bravura è cresciuta esponenzialmente e nelle cui idee “non conformi” si ritrova tanto del carattere del padre.
Inutile dilungarsi troppo sulle singole bottiglie di Marco De Bartoli, basti dire che rappresentano l’essenza del Marsala, la migliore espressione di questo storico e spesso bistrattato prodotto.
Il Vergine Riserva Ventennale e, per chi ha la fortuna d’assaggiarne una delle pochissime (e carissime) bottiglie, ancor più il Vergine 30 anni rappresentano la più pura e fresca espressione di questa meraviglia enologica, che
riesce ad esprimere nel bicchiere il paradosso di un vino che, più passano gli anni, più torna vicino all’espressione originaria del Grillo.
Dai terreni dell’azienda a Pantelleria, in contrada Bukkuram, proviene poi l’omonimo passito, di grandissima personalità. Cito quindi il Pietranera (da uve zibibbo), il Grappoli del Grillo, Il Sole e Vento (blend di grillo e zibibbo). Renato è inoltre il demiurgo di Terzavia, azienda giovane e fuori dagli schemi, che ha allargato gli orizzonti familiari verso gli spumanti, con risultati sbalorditivi su una nuova bottiglia, sentita in anteprima a maggio 2012 e che certamente farà parlare di sé non appena sarà sul mercato. All’assaggio ha confermato la sua eccellenza anche il già noto Brut Nature.
Riprendendo la SS188 si giunge a Marsala, dove le cantine sono davvero tante, e sulle quali abbiamo operato una severa selezione.
Segnalo quindi Donnafugata, la cui cura dell’ospitalità è di assoluta eccellenza e la cui linea di vini è troppo ampia per essere esaminata in dettaglio.
Numerose comunque le bottiglie che meritano un assaggio, e non necessariamente le più care, visto che l’azienda mantiene un ottimo rapporto tra qualità e prezzo. Sherazade (da Nero d’Avola) ed Anthilia (Cattarratto ed Insolia) sono semplici, freschi, piacevolmente varietali. Non necessiterebbero di citazione, vista la loro notorietà, il Mille e Una Notte (Nero d’Avola in purezza di alta fascia) ed il Ben Ryé (il cui nome significa “figlio del vento”), passito di Pantelleria le cui caratteristiche sono la ricchezza, l’eleganza e la potenza, in espressione che non ha sbavature.

Carta geografica Sicilia occ.

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