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Prima di rientrare, una buona idea potrebbe essere
quella di sentire Nino Barraco, la cui abitazione (e sede di
cantina) si trova nelle immediate vicinanze. Nino è ragazzo
simpaticissimo, di estrema gentilezza e di eccellenti capacità
enologiche. Potrete verificarlo degustando i suoi bianchi (Catarratto,
Grillo e Zibibbo) complessi, freschi e vibranti, perfettamente in
grado di raccontare la storia del vigneto da cui provengono, in
tutta naturalezza (anche qui la parola non è scelta a caso). Segnalo
anche il Milocca, peculiare ed affascinante realizzazione di un
rosso moderatamente dolce ed estremamente ricco.
Il rientro potrebbe utilmente avvenire dalla SP21, per poi deviare
sulla SS115 appena prima di giungere all’aeroporto di Trapani Birgi.
Proseguendo sulla 115 in direzione Trapani, si attraversa la
frazione di Rilievo, dov’è consigliata una sosta alle cantine Fondo
Antico. Le bottiglie che meritano la menzione sono diverse e tutte
acquistabili a prezzi veramente onesti. La mano dell’enologa Lorenza Scianna è riuscita a dare un tono elevato a tutta la linea, ma è
stata particolarmente felice con il rosato “Aprile”, sul dolce
“Bacca d’Oro”, sull’elegante Chardonnay e sul “Grillo Parlante”,
vino prodotto con il vitigno principe del Marsala e bottiglia con
cui la cantina ha rapidamente acquisito la sua fama, al debutto.
Infine, cito con affetto il “Memorie”, un curatissimo e del tutto
atipico rosato da Nero d’Avola, che ricrea nel bicchiere tutto il
corredo di profumi delle antiche cantine siciliane, regalando un
salto indietro nel tempo ed un sorriso quasi nostalgico a chi ha
dentro di sé quegli antichi profumi. La madeleine di Proust, in
versione enologica. Un’idea geniale, realizzata in maniera
magistrale, ancora più ricca e completa nell’annata 2008, che sarà
in vendita già nel corso del 2012.
Una deviazione verso Paceco porta alle cantine Firriato, note per i
loro vini di taglio internazionale e struttura imponente, quali il
Camelot oppure l’Harmonium: incredibilmente rotondi, strutturati ed
alcoolici.
Negli ultimi anni l’azienda ha però opportunamente virato verso
realizzazioni meno pesanti e verso una conduzione biologica dei suoi
vigneti. Il risultato sono vini meno prepotenti, più vicini ad
espressioni del territorio. Cito il Sant’Agostino Baglio Soria
bianco, da catarratto e chardonnay. Oppure il piacevolissimo Ribeca,
da uve Perricone.
Carta geografica Sicilia occ.
Proprietà letteraria:
Marcello Ingrassia -
ingrassiamarcello@gmail.com
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