Itinerari enologici
SP21- SS115 -TRAPANI -
DI MARCELLO INGRASSIA
 
 

Prima di rientrare, una buona idea potrebbe essere quella di sentire Nino Barraco, la cui abitazione (e sede di cantina) si trova nelle immediate vicinanze. Nino è ragazzo simpaticissimo, di estrema gentilezza e di eccellenti capacità enologiche. Potrete verificarlo degustando i suoi bianchi (Catarratto, Grillo e Zibibbo) complessi, freschi e vibranti, perfettamente in grado di raccontare la storia del vigneto da cui provengono, in tutta naturalezza (anche qui la parola non è scelta a caso). Segnalo anche il Milocca, peculiare ed affascinante realizzazione di un rosso moderatamente dolce ed estremamente ricco.
Il rientro potrebbe utilmente avvenire dalla SP21, per poi deviare sulla SS115 appena prima di giungere all’aeroporto di Trapani Birgi. Proseguendo sulla 115 in direzione Trapani, si attraversa la frazione di Rilievo, dov’è consigliata una sosta alle cantine Fondo Antico. Le bottiglie che meritano la menzione sono diverse e tutte acquistabili a prezzi veramente onesti. La mano dell’enologa Lorenza Scianna è riuscita a dare un tono elevato a tutta la linea, ma è stata particolarmente felice con il rosato “Aprile”, sul dolce “Bacca d’Oro”, sull’elegante Chardonnay e sul “Grillo Parlante”, vino prodotto con il vitigno principe del Marsala e bottiglia con cui la cantina ha rapidamente acquisito la sua fama, al debutto. Infine, cito con affetto il “Memorie”, un curatissimo e del tutto atipico rosato da Nero d’Avola, che ricrea nel bicchiere tutto il corredo di profumi delle antiche cantine siciliane, regalando un salto indietro nel tempo ed un sorriso quasi nostalgico a chi ha dentro di sé quegli antichi profumi. La madeleine di Proust, in versione enologica. Un’idea geniale, realizzata in maniera magistrale, ancora più ricca e completa nell’annata 2008, che sarà in vendita già nel corso del 2012.

Una deviazione verso Paceco porta alle cantine Firriato, note per i loro vini di taglio internazionale e struttura imponente, quali il Camelot oppure l’Harmonium: incredibilmente rotondi, strutturati ed alcoolici.
Negli ultimi anni l’azienda ha però opportunamente virato verso realizzazioni meno pesanti e verso una conduzione biologica dei suoi vigneti. Il risultato sono vini meno prepotenti, più vicini ad espressioni del territorio. Cito il Sant’Agostino Baglio Soria bianco, da catarratto e chardonnay. Oppure il piacevolissimo Ribeca, da uve Perricone.

 

Carta geografica Sicilia occ.

Proprietà letteraria: Marcello Ingrassia - ingrassiamarcello@gmail.com  

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