I  Parchi Naturali della Sicilia

 

Il Distretto Rurale dei Monti Sicani

 Viaggio fra colori e sapori nel regno di Kokalos

Carta Geografica

Quando alla bellezza dei paesaggi che stiamo visitando si può anche aggiungere la conoscenza della storia che li ha attraversati solo allora si può apprezzare tutto il loro reale fascino.
Sicuramente questo è il caso della catena montuosa denominata "Monti Sicani".
Circa 3.000 anni orsono la Sicilia era abitata prevalentemente dalla popolazione dei Sicani (Tucidide V sec. a. C.) che condivideva più o meno pacificamente con un'altra popolazione, i Siculi, l'intera Isola.
Successivamente però a turbare questo equilibrio cominciarono a sbarcare sulle coste sud ed ovest nuovi ospiti rivelatisi ben presto piuttosto ingombranti e turbolenti: i Greci e i Fenici.
Il quadro poi si deteriorò definitivamente per l'arrivo di ulteriori ospiti, decisamente indesiderati e sgraditi a tutti i "residenti", provenienti a loro volta dalle vicine coste africane: i Cartaginesi.
Divenne subito evidente che sopratutto in prossimità delle coste l'aria diventava "molto pesante" e per evitare gravi ripercussioni sulla propria salute i nostri Sicani decisero di ritirarsi definitivamente su una catena montuosa particolarmente impervia dell'entroterra che si estendeva dalle vicinanze di Agrigento fin quasi alla piana di Palermo.
Bisogna aggiungere che all'epoca la Sicilia era quasi completamente ricoperta da fitti boschi e che pertanto le zone interne, specialmente se montuose, divenivano realmente impenetrabili.
D'altronde tutti i sopraccitati belligeranti, per molti motivi, avevano tutto l'interesse a frequentare solamente le zone costiere, e non certo per questioni di rilassante balneazione.
Questo stato di cose si protrasse per alcuni secoli permettendo quindi alla popolazione sicana di ambientarsi perfettamente in quelle zone  caratterizzandone anche nel tempo gli usi e le tradizioni.
Per una fortunata serie di circostanze e di motivi la catena dei Monti Sicani conserva e quasi nasconde tutt'oggi un particolare fascino rude e selvaggio che si può agevolmente ammirare soltanto percorrendo la
SS. 118 (percorso elencato a fondo pagina).
Questa statale, in effetti concepita nel tempo per scopi ben diversi, si snoda attraverso l’intera catena dei Monti Sicani da Agrigento a Palermo, transitando per i centri di
Raffadali, Bivona, S. Stefano, Filaga, Prizzi, Corleone e Bolognetta come ultima tappa.
Il Distretto Rurale dei Monti Sicani è caratterizzato prevalentemente da aree collinari (300-400 mt.) e montane (1.000 - 1.600 mt.) i cui rilievi più significativi sono la Rocca Busambra (1.600 mt.), il Monte Cammarata (1.500 mt.) e Monte Scuro (1.300 mt.). Tutte queste località oltre alla particolare bellezza della natura offrono ai visitatori altri gioielli di diversa natura come il Palazzo Reale voluto dal Re Ferdinando III di Borbone in località Ficuzza sulla Rocca Busambra, il Santuario di S. Rosalia a S. Stefano sul Monte Cammarata, i preziosi reperti archeologici attribuiti al Re sicano Kokalos a S. Angelo Muxaro (Ag) ecc.
La particolare bellezza di tali luoghi e la loro singolare storia però non completano ed esauriscono le caratteristiche di questo formidabile percorso, infatti antichissime tradizioni gastronomiche sopravvivono tutt'oggi trasferendo sopratutto nelle produzione alimentare antichi e gustosissimi sapori realmente originali destinati a deliziare un'altro dei sensi: il palato.
Su tale territorio infatti gli allevamenti e le coltivazioni utilizzano esclusivamente metodi di produzione assolutamente naturali e quindi completamente esenti da ogni forma d’inquinamento e manipolazione con la conseguente produzione di formaggi, olio, carni e insaccati d’assoluta qualità ed eccellenza ed ovviamente con un gusto da “sapori dimenticati”.
Proprio nel recente 2007 è stato anche approvato il disciplinare di produzione del Consorzio Produttore Carni dei Monti Sicani che certifica sia l'origine che l'allevamento degli animali allo stato brado e semibrado.
Per tali motivi i locali e trattorie dislocati su tale percorso sono in grado di servire tutte le portate di un pranzo con prodotti realmente a "chilometro zero" ed a prezzi molto economici.
Sempre nel tema dei sapori merita citazione particolare la località di Bivona ove viene prodotta una profumatissima qualità di pesca a polpa bianca con qualità organolettiche veramente esclusive e inconfondibili che prende il nome dalla località di produzione.
Degna di citazione è anche l'iniziativa dell'Unità Operativa n. 67 di Lercara Friddi (Pa) che offre ai visitatori la possibilità di assaggiare nei propri laboratori una campionatura di oli e formaggi prodotti sui Monti Sicani.Un'ultima nota, quasi un "dulcis in fundo", bisogna infine dedicarla alle caratteristiche stradali della statale che ci accompagna su tale splendido percorso.
Anche in questo caso è possibile adoperare superlativi che si integrano e completano le delizie sopra elencate: traffico scarsissimo, moltissime curve sempre diverse, assoluta salubrità dell'aria che ci circonda e ovviamente panorami sempre cangianti e spettacolari che ci costringono più volte a mettere il piede a terra.
Tutte caratteristiche che non si possono riassumere in poche righe e che vengono dettagliatamente elencate e descritte negli appositi percorsi sotto elencati.
Sicuramente anche nella stessa Sicilia è difficile trovare altrove un simile mix di bellezze, sapori e piaceri.

 

Carta Geografica

 

  Percorsi stradali nel Distretto

 1)  SS.  118  Palermo - Corleone - Prizzi - Bivio Filaga

 2)  SS. 118  Bivio Filaga - S. Stefano - Bivona - Raffadali

 

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