Enna - Cefalu'
10
SS. 121-285-113 - km 140 circa tempo medio h. 2
Percorso
e caratteristiche stradali
Enna - Villarosa - S. Caterina - Vallelunga - Alia - Montemaggiore
Belsito - Bivio Cerda - Cefalù.
Sicuramente
è il percorso più complesso e affascinante per l'estrema varietà dei panorami
unitamente alla eccezionale varietà della strada che andiamo a percorrere.
Si parte dai 1.000 metri di altitudine di Enna per raggiungere
il fresco verde delle acque del Tirreno, si lascia l'incredibile vastità dei
panorami di Enna per andare ad ammirare gli splendidi fondali marini della costa
attraversando contrade dove il tempo ha rallentato la sua inesorabile marcia, e
dove anche la leggenda ha lasciato le sue tracce.
Partendo dal bivio ad est di Enna (vedi immagini) si comincia con una splendida
strada in salita dalle ampie curve che porta quasi alla stessa altitudine di
Enna in un crescendo di panorama difficilmente riscontrabile altrove.
Subito dopo si scende verso il fondovalle alla volta di Villarosa e Santa
Caterina passando per Marianopoli e Vallelunga, sfiorando alti monti e dolci
colline, fra queste si ricordano le colline del Regaleali, zona di produzione di eccellenti vini.
La statale quindi inizia a salire con una serie di curve piuttosto lente man
mano che si approssima il bivio per Alia ove si abbandona la statale 121 per
dirigersi verso la costa del Tirreno.
Si raggiunge quindi, dopo avere già percorso circa
80 km, il dolce paese di Alia ai piedi
delle splendide Madonie. Ci accoglie un graziosissimo belvedere che pare
insistere per una rilassante sosta e se il tempo a disposizione lo permette è
d'obbligo anche una visita alle celebri grotte della Gurfa, architetture rupestri assolutamente spettacolari ben indicate da appositi cartelli stradali.
Ripartendo alla volta di Cefalù si prende la direzione di Montemaggiore Belsito
(circa 15 km) attraversando panorami e zone davvero incontaminate.
Pare proprio che il tempo qua si sia fermato, non è difficile infatti
incontrare agricoltori che utilizzano ancora il cavallo come mezzo di
locomozione, in queste contrade dove la tranquillità, il silenzio ed i ritmi
della natura scandiscono ancora oggi le giornate.
In questi ormai rarissimi incontri forse non è difficile riflettere sulle
analogie fra il nostro mezzo di locomozione e i simpatici quadrupedi e i loro
cavalieri.
Sicuramente si condividono tante bellissime sensazioni ma essenzialmente ci
separa una diversa concezione della vita dove il tempo non scorre con la stessa
velocità.
Ma forse è preferibile tralasciare tali riflessioni, i giri del
nostro motore non ci concedono ulteriori distrazioni, ci manca proprio ........
il tempo.
Superato Montemaggiore si viaggia verso Cerda per circa 8 km accompagnati sempre
da panorami molto spettacolari e curve sempre molto piacevoli.
Raggiungendo il delizioso paese di Cerda sembra di uscire da un mondo
dimenticato per rientrare nella normalità di una attiva e dinamica cittadina.
Uscendo da Cerda si imbocca la statale n. 120, che in un susseguirsi di
piacevolissime curve medio-veloci molto guidate, ci conduce verso la costa ormai
prossima.
Improvvisamente ai bordi della strada (nelle immediate vicinanze della stazione
di Cerda) compaiono dei vecchi manufatti segnati dal tempo, sono le tribune ed i
box della Targa Florio.
Sicuramente per i meno giovani questi luoghi rievocano emozioni e ricordi
assolutamente intramontabili e indescrivibili.
Sembra quasi di sentire echeggiare ancora fra queste curve l'urlo di leggendarie
auto da corsa con alla guida altre leggende di un passato che hanno contribuito a consegnare alla storia
una delle più belle corse su strada.
Si prosegue ancora per poco fra curve sempre molto piacevoli da percorrere,
quando appare come un incanto la splendida costa sul Tirreno.
Si scende rapidamente al livello del mare con alla sinistra l'inconfondibile
baia di Termini Imerese, sulla destra invece si imbocca il lunghissimo
rettilineo del Buonfornello (quasi 10 km - attenzione ai limiti di velocità
!!!) che scorrendo dolcemente fra la splendida costa sulla sinistra e lo sfondo
delle Madonie sulla destra ci conduce alla mèta di Cefalù.
In
ultimo è quasi un obbligo morale citare
molto brevemente, in questa sede, che proprio da Cefalù si diparte il tratto della statale 113
che conduce a fino a Capo d'Orlando (80 km circa) e continuando fino a Messina.
Dettagliatamente descritta in apposita successiva tavola quà ci limitiamo ad
anticipare che su questo tratto della citata
SS 113
Comunque se si volesse fare un paragone fra le emozioni provate e i panorami
attraversati in questo
percorso e gli altri descritti nel sito concorderemmo certamente per la
loro assoluta unicità.
Con il nostro augurio di buon divertimento un costante invito alla prudenza.