Presentazione
Amici possessori di moto, mi chiamo Pino Farina e sono il Presidente del
GORGONI Social Moto Club
La
scelta del nome va cercata nella storia della
nostra regione: la Sicilia.
Anzi più nella raffigurazione
dello stemma della Sicilia che rappresenta la Trinacria infatti la Trinacria è composta
dalle 3 assieme (vedi Storia e Mito).
Il nostro è un Gruppo di motociclisti
organizzato (Social) che si ufficializza in Sicilia nel 2008
ma che eredita ormai l’esperienza associativa e di affiatamento
che nasce già nel 2002 e che da allora continua a percorrere assieme tanta
strada.
Questa
presentazione non è una semplice formalità perché vi invito,
per darvi modo di conoscermi e conoscerci in maniera molto amichevole, ad uno
dei tanti appuntamenti da programma che voi sceglierete.
Come
sempre, un programma strepitoso ci attende anche quest' anno.
L'entusiasmo
è tanto e premierà. Con la vostra compagnia e la potenzialità della nostra
motorizzata regione riusciremo a fare ancora tanto e a
divertirci nel rispetto delle normative e dell’ambiente.
Sono
pertanto aperte le iscrizioni all'anno solare in
corso.
Il
modulo di iscrizione è sulle pagine del nostro sito ed
in versione scaricabile o stampabile.
A
ciò seguirà l'invio della tessera socio ordinario nonché
i gadget di benvenuto ed altro ancora.
Un
saluto caloroso da parte mia e un benvenuto affettuoso dal Direttivo che augura
Buona Strada a tutti voi.
Finalità
del Club
Le
finalità per la nascita del Gorgoni Social Moto Club
in Sicilia sono la passione per le due ruote
assieme alla voglia di fruire delle risorse ambientali che la nostra regione
dispone, con grande rispetto della natura. Favorendo, quindi, viaggi fuori
porta anche di più giorni, mirati alla conoscenza delle bellezze storiche,
artistiche e naturali e la scoperta di locali caratteristiche
sociali e culinarie tipiche della Sicilia ma anche di altre regioni e
stati.
Tutto
ciò accresciuto dalla particolarità del Club poiché il nostro è rappresentativo
di una particolare genere di moto: l’enduro stradale
che chi possiede conosce; della quale sono note le particolari caratteristiche
strutturali, stradali e di affidamento.
Il
GSMClub oltre ad essere un punto di riferimento per i
motociclisti regionali, crea collegamenti di vario genere che spaziano dal
concessionario, all'agriturismo; strutture ricettive e di uso
al motociclista e che offrano a quest'ultimo i loro prodotti in maniera
differenziata cioè con un trattamento particolare e di riguardo su base di
convenzione.
Storia e Mito
Le Gorgoni, personaggi della mitologia greca, erano tre sorelle, Steno, Euriale e Medusa, figlie di Ceto e Forco. Di aspetto mostruoso, avevano ali d'oro, mani con artigli di bronzo, zanne di cinghiale e serpenti al posto dei capelli e la loro bruttezza era tale da impietrire chiunque le guardasse. La gorgone per eccellenza era Medusa, la più famosa delle tre e loro regina, che, per volere di Persefone, era la custode degli Inferi. A differenza delle sorelle Medusa era mortale.
Il mito narra che Perseo, ebbe l'ordine dal Tiranno di Serifo e su istigazione di Atena di consegnare la testa di Medusa a Polidette, perché, secondo una versione del mito, era stata una giovane molto attraente e aveva osato rivaleggiare in beltà con la Dea, vantandosi della propria capigliatura fluente. Atena tramutò quindi i suoi capelli in serpi e ne volle la morte, per punirla di essersi unita a Posidone in un tempio a lei consacrato.
Perseo
si recò prima presso le Graie, sorelle delle Gorgoni,
costringendole a indicargli la via per raggiungere le
Ninfe. Da queste ricevette sandali alati, una bisaccia e un elmo che rendeva
invisibili, doni ai quali si aggiunsero uno specchio da parte di Atena e un falcetto da parte di
Ermes. Così armato, Perseo volò con i sandali contro le Gorgoni
e, mentre erano addormentate, guardandone l'immagine nello specchio divino di Ermes per evitare di rimanere pietrificato, tagliò la
testa a Medusa col falcetto e la chiuse subito nella
bisaccia delle Ninfe. Dal tronco decapitato di Medusa uscirono, insieme ai
fiotti di sangue, il cavallo alato Pegaso e Crisaore,
padre di Gerione.
Perseo
donò la testa della Gorgone alla dea Atena, che la
collocò al centro del proprio scudo e delle proprie
insegne, in modo che i suoi nemici si pietrificassero al solo apparire della
Dea. Anche il sangue di Medusa era dotato di poteri magici: quello sgorgato
dalla vena sinistra era un veleno mortale, mentre quello della vena destra
resuscitava i morti e fu usato da Asclepio, figlio di Apollo,
che esercitava l'arte della medicina.
Pino Farina
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